In questo periodo in cui siamo tutti più casalinghi e passiamo anche più tempo con i nostri animali, ci è sembrato utile fare un accenno ai principali PERICOLI che si nascondono tra le mura domestiche. Infatti numerose sostanze di uso comune possono essere estremamente nocive per i nostri amici a quattro zampe.
Facciamo qualche esempio:
Di largo uso è la candeggina che utilizziamo per disinfettare la nostra abitazione ed ultimamente anche tutte le superfici. Ebbene, anche la semplice inalazione di prodotti a base di ipoclorito di sodio al 3% – 6% (candeggina classica) può indurre laringiti e tracheiti, soprattutto in animali che presentano già patologie respiratorie più o meno importanti.
Solventi come la trielina, l’acquaragia, l’acetone, utilizzati per rimuovere macchie di vario genere (smalti e vernici), se annusati dai pet possono causare diversi problemi come dispnea (difficoltà respiratoria), aritmie cardiache, infiammazione a carico del fegato, torpore e perdita della coordinazione dei movimenti.
Anche la nostra tavola è ricca di sostanze pericolose per i nostri animali:
il lievito per pane, pizze o torte, se ingerito da cani o gatti tal quale, o come pasta lievitata, fermenta nello stomaco causando dilatazione gastrica e la produzione di etanolo, dando quindi incoordinazione dei movimenti, depressione del sistema nervoso centrale e del respiro fino a determinare la morte del soggetto intossicato. Naturalmente, una volta che i cibi vengono cotti, il lievito cessa di essere pericoloso.
La cipolla, spesso utilizzata nella nostra cucina, può provocare una grave anemia emolitica soprattutto nel gatto, con comparsa di sintomi quali pallore delle mucose, debolezza, letargia, difficoltà respiratoria fino alla morte del soggetto.
Passiamo ai dolcificanti: additivo alimentare molto utilizzato in caramelle, chewing gum, dessert e gelatine è lo xilitolo, la cui assunzione da parte del cane determina una grave insufficienza epatica ed un potente rilascio di insulina, cui segue un’ipoglicemia potenzialmente letale se non trattata
Ci avviciniamo a Pasqua, parliamo quindi di cioccolata (anche se il pericolo è presente tutto l’anno.) Purtroppo, ancora oggi, ci sentiamo dire: un po’ di cioccolata al mio cane non ha mai fatto male!!!!
Niente si più falso! Uno dei principi tossici contenuti in questo alimento è la teobromina, presente nella cioccolata fondente nella quantità di 600-1800 mg in 100 grammi di prodotto. Considerando che si può riscontrare una sintomatologia grave (convulsioni!) nei nostri animali da compagnia con un dosaggio pari a 60 mg/kg, un ipotetico cane di 10 kg che dovesse ingerire 100 g di cioccolato fondente, potrebbe rischiare la vita!
Parliamo ora dell’avvelenamento da nicotina: i tabagisti, infatti, dovrebbero far attenzione a dove buttano le cosiddette “cicche” e dove ripongono i propri sigari. L’alcaloide contenuto nella nicotina, anche se di origine vegetale, se ingerito da cani o gatti, può indurre tachicardia, aumento della salivazione, difficoltà respiratorie, vomito, diarrea, convulsioni e provocare addirittura l’arresto cardiaco. Senza parlare dei danni da inalazione di fumo passivo tanto gravi per noi umani quanto per i nostri animali conviventi, vittime inconsapevoli.
Dal dott. Google riceviamo consigli ormai su tutto, anche su come gestire problemi apparentemente semplici riguardanti i pet.
Ma attenzione! Molto spesso i consigli trovati sul web possono essere FATALI e portare a MORTE i nostri animali, se provenienti da fonti non autorevoli.
Se vogliamo alleviare un dolore articolare o risolvere un rialzo di temperatura dei nostri animali (ricordiamo che la temperatura normale arriva anche a 39 gradi) è sempre meglio FARE UNA TELEFONATA AL NOSTRO VETERINARIO piuttosto che cercare di “cavarsela” con i farmaci che abbiamo a casa.
Ad esempio, i comuni FANS (antinfiammatori non steroidei come l’Ibuprofene, il Ketoprofene etc. ) e i cortisonici, se usati impropriamente, possono determinare la formazione di ulcere gastrointestinali potenzialmente letali, problemi epatici, vomito, diarrea e melena (ovvero emissione di feci nere).
Somministrare Paracetamolo (principio attivo presente per esempio nella Tachipirina) e acido acetilsalicilico (ASA, la comune aspirina o aspirinetta) al cane o al gatto di casa per cercare di abbassarne la temperatura o per un ascesso, può spesso significare AVVELENARLI, il più delle volte, MORTALMENTE !
La specie felina in particolare, infatti, riesce a metabolizzare solo in piccola parte l’ASA che diviene di fatto una sostanza tossica per l’organismo, mentre il Paracetamolo induce ipossia generalizzata e la necrosi (morte) delle cellule epatiche.
Siamo al cambio di stagione!!!
La canfora, utilizzata come anti tarme e che si presenta il più delle volte sotto forma di palline, può causare nausea e vomito se ingerita, o dermatiti ed eritemi per contatto.
Altro rimedio, un tempo molto utilizzato, è la naftalina: fortunatamente oggi questo idrocarburo, ricavato dal catrame di carbon fossile dall’odore pungente, è in disuso nella lotta alle tarme perché sospettato di provocare il cancro. I rilievi clinici nelle specie domestiche per assunzioni per via orale sono la salivazione profusa, l’emesi, l’anemia, le convulsioni, la dispnea e la morte del soggetto (una pallina di 6 grammi può essere letale per un paziente di piccola taglia)
E quindi… #RESTIAMO A CASA ma facciamo attenzione ai nostri PET!!!!